Pietro Grossi - Incanto

Pietro Grossi - Incanto

Mondadori Oscar Contemporanea
2013
pp. 302
€ 10



"Ma se devo pensare ad un istante immacolato e perfetto, la prima immagine utile è proprio quella: noi quattro, lì all'imbocco della Stradaccia, accanto alla nostra moto, mezzi stesi sull'erba in un tramonto di inizio agosto, le grinze accanto agli occhi di Greg mentre ride e Biagio che gli tira addosso un pezzetto di legno, a rivangare le nostre storie e ancora inconsapevoli che sarebbero rimasti solo ricordi. 
Eppure, nel momento più perfetto, avevamo già un piede dall'altra parte. Purtroppo, nell'entusiasmo di una grande svolta, lì per lì non fai mai caso a ciò che perdi e finisce che ci pensi sempre troppo tardi. Quel pomeriggio, una volta affacciati oltre il muro dei due minuti e sei secondi, ci era sembrato di vedere un mondo straordinario pieno di presagi e avventure. Ci era piaciuto talmente tanto il panorama che eravamo saliti in cima senza stare tanto a pensarci. Solo molto tempo dopo, mentre già ognuno di noi si arrabattava da un pezzo per scoprire come svoltarsela nella nuova terra, ci eravamo resi conto che non si poteva tornare indietro e che, nella fretta, dietro il muro avevamo lasciato un sacco di cose: un sacco di cose che alla fine dei conti si potevano tutte chiamare infanzia. Ma che, più che altro, dietro a quel muro avevamo lasciato noi quattro, e l'unico che a modo suo se ne era accorto sembrava essere Paolino."


Jacopo, Greg e Biagio sulla Stradaccia della Vita.
Tre vite completamente diverse, unite dal filo conduttore dell'Amicizia, di quelle amicizie forti, vere, solide.
La spensieratezza della gioventù vissuta nelle campagne toscane, il ritrovo di una moto e l'inizio di un'avventura.

Diventare grandi, però, non è poi tanto uguale a come avevano immaginato, a come lo sognavano stesi sotto il sole cocente in quell'estate che pian piano pare allontanarsi sempre più da loro.
Perché i problemi, i sospetti e dubbi del mondo degli adulti a volte sono in grado di mettere a dura prova perfino la più tenace delle amicizie..
Grossi ha scritto un bel romanzo, peccato che in ognuna delle tre parti in cui è diviso il libro, si perda per motivi diversi.
Troppi giri in moto, troppe domande esistenziali.
Resta comunque una bella storia di amicizia, piacevole da leggere, che tocca i temi più svariati, senza (quasi) mai cadere nel banale.



Luglio 2013

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