Silvia Avallone - Marina Bellezza

Silvia Avallone - Marina Bellezza

Rizzoli
2013
pp. 509
€ 18,50



“Andrea la guardava sconvolto, con il cuore che gli moriva nel petto. Perché se avesse potuto, se solo ne avesse avuto il potere, non avrebbe mai permesso che a Marina, proprio a lei, succedesse una cosa del genere.
“Non l'ho mai detto a nessuno. Stavo talmente male che mi sarei uccisa e ci ho pure pensato. Però provavo anche una specie di euforia a sentirmi in quel modo: che potevo fare qualunque cosa, e nessuno mi avrebbe fermato. Forse è per questo che mando sempre tutto a puttane. Perché sono capace di farlo” disse, fissandolo con una fiamma di orgoglio nello sguardo, “perché non ho paura di perdere la terra sotto i piedi, perché tanto nessuno mi risarcirà mai per quello che ho passato. Io sono sopravvissuta” sorrise. “So cos'è la libertà. E tu è di questo che hai paura, Andrea.” I suoi occhi erano diventati neri. “Di essere libero e di non essere risarcito.”
Andrea abbassò lo sguardo.
Durante il silenzio che seguì, non ebbe neppure il coraggio di sfiorarla.
Marina si alzò in piedi e s'incamminò verso il sentiero. Lui la seguì. Insieme risalirono i gradini scavati nella roccia. Andrea rimase indietro. Cercava un modo di riempire quel vuoto. Ma non ci riusciva. Allora restò a guardare per qualche minuto il canyon dove indiani e coloni si erano massacrati per anni. I falchi continuavano a roteare in larghi cerchi, come mute sentinelle. Quando raggiunse il parcheggio, vide che lei lo aspettava tranquilla, facendo stretching contro il cofano della macchina.”


Avallone, ma che mi combini?
Proprio lì, sul finale..perché ti sei persa così?
E io che ero già pronta a tessere le tue lodi, a dire: "Ma guarda che brava questa ragazza, che supera a pieni voti anche la sua seconda prova letteraria..." e invece zaaac!, la mazzata del finale.
Detto questo, però, non ho altro di cui lamentarmi (ok, magari altre due o tre cosette).

Credo sul serio che, dopo il successo del 2010 con Acciaio, fosse difficile ottenere lo stesso risultato con la seconda fatica, eppure la giovane Avallone si è dimostrata ancora capace di stupire. 


Marina Bellezza è una ragazza di provincia dei giorni nostri, di quelle che vanno avanti a pane e tv, di quelle che la fama è tutto, di quelle che basta mettersi una minigonna e due tacchi a spillo, far finta di saper fare qualcosa - in questo caso cantare, pare anche in modo divino – e, come per magia, eccolo lì il successo, eccoli lì i soldi. Per il resto chi se ne importa? Basta masticare chewing-gum..tanto ormai  i telespettatori ti hanno votato: il mondo è nelle tue mani.
Andrea Caucino è il figlio del sindaco di Biella, uno che i soldi del padre non li vorrebbe vedere neanche da lontano. E' una testa calda, un solitario, uno dalle idee chiare, capace di mettere in gioco qualsiasi cosa pur di scrollarsi di dosso le proprie origini borghesi e farcela da solo.
Marina e la sua complessa situazione familiare: un padre che manda cartoline dai luoghi più incantevoli del mondo, e una madre che il posto più lontano che ha visitato è stato il bar di paese.
I genitori di Andrea invece sono gente a posto, ma questo non basta per reggere il peso di una famiglia, soprattutto se fin da piccolo, uno dei due figli, ha dovuto combattere per guadagnarsi la quota di affetto che gli spettava.
Andrea e Marina, due spiriti liberi e completamente diversi, dalle personalità complesse, destinati ad incontrarsi, amarsi, ferirsi, scontrarsi e amarsi ancora.
Ribelli alla estenuante ricerca di qualcosa che la vita non gli ha donato.

Ma Marina Bellezza non è solo il nome della protagonista che ho odiato per tutta la durata del romanzo (è veramente insopportabile..), è anche - e soprattutto -  la contorta storia d'amore fra Andrea e Marina e, in generale, l'amore inteso in senso più ampio: quello che va dal difficile rapporto fra genitori e figli, passando per quello tanto desiderato ma non corrisposto tra ragazzi, fino ad arrivare a quello talvolta conflittuale tra fratelli. 
E' la bellezza dei paesaggi del Biellese, descritti nei minimi particolari.
E' l'attuale situazione lavorativa dei giovani in Italia, di chi parte e di chi resta, di chi va alla ricerca del successo facile e di chi torna a faticare con i mestieri di un tempo. 

Marina Bellezza è 509 pagine di rabbia, coraggio, dolcezza e solitudine.
E', secondo me - nonostante i numerosi pareri negativi letti sul web - un libro riuscito; Acciaio era un'altra storia, non si può sempre continuare sulla stessa riga. Marina Bellezza è una finestra sul futuro, con uno sguardo di sfida. E non so se l'intento dell'autrice fosse questo, ma chiudendo il libro ci si sente più ottimisti. Sembra quasi che la Avallone ci voglia far credere che una possibilità, per i nostri sogni, qui nella nostra terra, c'è ancora. Basta lottare.

Commenti

  1. Ciao, sono arrivata al tuo blog seguendo la recensione su anobii, sono indecisa sul libro ma leggendoti ho fatto un po' di chiarezza.

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  2. Ciao!! Sono davvero contenta che la mia recensione ti sia (almeno un po') stata d'aiuto. :)
    Il libro mi è piaciuto, anche se il finale è stato un po' deludente.
    Se hai letto "Acciaio" e ti aspetti la stessa Avallone, questo non è il libro adatto..ma se apprezzi i cambiamenti, te lo consiglio vivamente. :)

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