Giorgio Ponte - Io sto con Marta!

Giorgio Ponte - Io sto con Marta!

Mondadori
2014
pp. 409
€ 16






"Sapevo che con te le cose non sarebbero mai state normali, fin dal primo pugno che mi hai dato. E anche se certe volte la tua follia mi esaspera, logorandomi fino ai limiti dell'umana sopportazione.."
"Esattamente quando arriva la parte bella?"
"Ora, se la pianti di parlare" dice torvo.
"Scusa", abbasso gli occhi.
Sospira. "Be', insomma, quello che sto cercando di dirti..e te lo sto dicendo male, malissimo..." A un tratto sembra molto nervoso.
Si gratta la testa, distoglie lo sguardo, corruga la fronte.
"Gianlu, che ti prende?"
"Okay, te lo dico e basta" mi fissa. "Mi sono innamorato di te."
E' come se ricevessi una scossa.
"Come hai detto?"
Immagino che iniziare a correre per tutta la piazza gridando: "E' innamorato di me, è innamorato di meee!" non sia possibile, vero?
"Il fatto è che..." sembra preso dal panico. "Non c'è nessun "anche se". Io sono innamorato di ogni tua pazzia. Sono innamorato perché la quantità di guai che riesci a procurarti è solo proporzionata alla tua voglia di migliorare tutto e tutti. Sono innamorato perché sei la persona più disperatamente ottimista che io conosca. Sono innamorato per come piangi tantissimo..."
"Io non piango tantissimo" protesto, trattenendo le lacrime.

"...ti disperi, e non ti ritieni mai all'altezza, ma nonostante questo alla fine ti rialzi sempre e vai avanti, non molli mai, non ti dai mai per vinta."
Apro la bocca per obiettare qualcosa, ma poi mi fermo.
Be', ora non è che devo sempre obiettare per forza.
"Mentre ero sul bus da Malpensa, con l'iPhone continuavo a seguire gli aggiornamenti, preoccupato, e vedendo tutta quella gente in piazza che non voleva consegnarvi e gridava il tuo nome, per tutto il tempo io non ho pensato altro che: "Cavolo, quella è la mia ragazza! Stanno urlando il nome della mia ragazza". E mi chiedevo come mai, una così avesse deciso di stare con me."
Senza accorgermene sto piangendo di nuovo.
Okay, sì. Piango tantissimo.
"E mi sentivo felice." Mentre lo dice ha due occhi da cucciolo che mi sciolgono come cera. "Ma soprattutto ho capito di essere innamorato. L'ho capito per come mi stringeva la paura. Non riuscivo a comprendere cosa ci facessi così lontano da te, invece di essere al tuo fianco e difenderti. Se ti fosse successo qualcosa..." 
Lascia la frase in sospeso, la mascella contratta. "Ma la verità è che tu sai difenderti benissimo da sola", sorride.





Insomma, è chiaro, non potevo non comprarlo.
Titolo perfetto, copertina impeccabile con tanto di bambina che fa molto Amélie, e trama con i controfiocchi. Poteva non piacermi? Ovvio che no.
E infatti. Mi è dispiaciuto troppo doverlo finire. :)

Marta è una ventinovenne siciliana che, armata di curriculum a prova del più perfido selezionatore settentrionale, parte per la temutissima Milano, alla ricerca di.....lavoro. E che cos'altro sennò?
Ok, nel frattempo magari incontra anche Mister Infradito, ma questo solo perché le avevano fatto credere che per diventare una milanese doc - oltre a dimenticarsi degli arancini e abbandonarsi agli chiccosissimi aperitivi - avrebbe per forza dovuto iniziare a frequentare una palestra. Ma insomma, mica è colpa sua se poi è capitata nel bagno dei maschi.
Milano però non è esattamente la culla che si aspettava, così come la Pandora, la casa editrice che la povera Marta aveva immaginato come un porto sicuro e una miniera di creatività, pare non essere il posto più adatto a lei.
Circondata da una schiera di amiche emigrate al Nord da qualche tempo, e protetta - forse, dopo svariate suppliche - da Sant'Ambrogio, la nostra eroina cercherà di farsi spazio in una città che non comprenderà mai appieno, ma alla quale alla fine si affezionerà. 
Farà valere le sue doti e combatterà fino alla fine per difendere i suoi sogni, anche nel momento in cui le sembrerà di vederli frantumare a terra, proprio come uno dei coni gelato di Gaio, l'azienda sfruttatrice per la quale sarà costretta a lavorare, pur di non doversi presentare nuovamente a testa bassa davanti ai genitori. 
Marta si farà voler bene per come realmente è, tanto che la sua sfida più grande riuscirà a mettere insieme un sacco di persone, molto diverse fra loro, ma che la vedranno come un'eroina pronta a farsi in quattro per una giusta causa. E tutti, alla fine, si ritroveranno a gridare: "Io sto con Marta!"


Finisci di leggere un libro come questo e sorridi, anzi, non fai altro che sorridere, pensi che in fondo la vita sia davvero bella, pensi che il mondo sia un po' meglio di come lo vediamo.
Tiri su i due angoli della bocca e pensi che, alla fine, realmente sia tutto possibile: basta volerlo.
Ecco, è un libro che contagia ottimismo. Che la notte, quella mezz'oretta di tempo che gli dedichi, vorresti non finisse mai. 
Ora, io non so se lo scrittore conosca davvero una Marta o se si sia andato a cercare le caratteristiche del nome, ma è stato un genio nel dare la parola e i pensieri alla protagonista: in quanto - ahimé - portatrice di questo nome, credetemi, mi ci sono ritrovata in pieno.
E in certi momenti, giuro, mi ha fatto letteralmente sganasciare dalle risate.
Marta e i suoi continui danni, Marta e il suo non mollare mai, Marta e i suoi deliri, Marta e i suoi pianti improvvisi, Marta e il suo lottare per ciò in cui crede, anche a costo di dover sacrificare tutto il resto.
Ma oltre a Marta, alle risate e ai casini, eccola lì la nostra Italia, ed eccola lì la nostra generazione allo sbando, i ragazzi dei curriculum in (inutile) attesa di risposta.
Ed è proprio il curriculum della nostra coraggiosa protagonista che l'autore ha spezzettato ed ha usato per aprire ogni capitolo, così da anticipare il contenuto delle pagine.
Ponte ha scritto una storia colorata e divertentissima, ed è riuscito benissimo nell'intento di portare avanti un argomento trito e ritrito come quello della crisi (e) del lavoro, rendendolo allegro ma senza per questo sminuirlo. L'ha condito con un pizzico di amicizia, di amore, di conflitto nord-sud e ha creato la perfetta pozione magica.
Questo libro è Marta. Che non si perde d'animo ed anche quando la ruota pare girare al contrario sa sempre dove andare a cercare un motivo per sorridere. Impossibile non schierarsi dalla sua parte.
Per me è promosso a pieni voti, nonostante nell'ultima parte la storia abbia preso una piega leggermente surreale che si è protratta, a mio parere, per troppe pagine.
Leggero, ma tutt'altro che frivolo, fresco, originale e brillante. 
Consigliato a chi non ha mai perso la voglia di sognare e sperare e a chi l'ha persa e la ricerca disperatamente. Ma consigliato soprattutto a chi crede che il sorriso resti sempre la chiave più adatta ad aprire tutte le porte.

Commenti

  1. Un elogio al sorriso, quindi e alla capacità di continuare a sognare. Bene, mi sembra un augurio perfetto da farci per l'anno nuovo! Con un grande abbraccio!

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  2. Non c'è una continua a questa meraviglia? ��

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  3. Ho letto il libro dopo che me ne hanno parlato in tanti bene, ma personalmente l'ho trovato banale: un semplice esercizio di scrittura, scritto tanto per scrivere qualcosa di divertente e nulla di più. Preferisco leggermi un fumetto, allora.

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    1. Ciao!
      A me era piaciuto tanto, forse anche perché mi ero immedesimata nella mia omonima. Ogni tanto qualcosa di divertente può farci solo del bene :)

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