Alessandra Soresina - Questa notte parlami dell'Africa
Alessandra Soresina - Questa notte parlami dell'Africa
Piemme 2014 pp. 308 € 16,50 |
"Fui inequivocabilmente colpita dal mal d'Africa: un male sottile, struggente e irresistibile. Un male inguaribile provocato da un amore drogato, che dev'essere continuamente alimentato perché ti accorgi che il sentimento normale è troppo insapore e senza senso. Ero stata bombardata per una vita intera da immagini violente, prive di magia, che sparivano non appena se ne creavano di nuove, contribuendo ad aumentare il mio vuoto interiore. In Africa le immagini mantenevano invece un perfetto equilibrio tra dentro e fuori; e tutto quello che gli occhi vedevano entrava all'interno, non veniva cancellato da immagini successive e occupava in questo modo tutti gli spazi vuoti."
Non
appena è uscito questo libro, ho pensato che avrei dovuto averlo, ed
anche in fretta. E leggerlo prima di tutti gli altri.
Ho
fatto bene: le mie aspettative non sono state deluse, anzi.
E'
uno di quei libri che saresti disposto a restare sveglio tutta la
notte pur di vedere come va a finire, invece poi scegli di leggerlo
col contagocce perché hai paura che finisca troppo presto.
Alessandra
Soresina racconta due storie parallele: una è quella di Emma,
trentenne, avvocato di successo in quel di Milano, nello studio del
marito Lorenzo; l'altra è quella di Nuri, ventenne di Arusha
(Tanzania), studentessa di un istituto alberghiero, aiutante nel
negozio di ricambi del padre e collaboratrice in biblioteca.
Due
vite completamente diverse unite da un desiderio comune.
Emma
ha la vita che ha sempre sognato: un compagno fedele dai tempi
dell'università, un lavoro appagante per il quale ha studiato
tanto..un'esistenza senza picchi emotivi ma stabile, tranquilla,
sicura.
Nuri
non ha mai potuto gettare lo sguardo oltre i confini tracciati dal
padre, e la sua esistenza segue per filo e per segno le rigide
tradizioni della famiglia, secondo le quali una donna non ha libertà
di scelta né di opinione.
Emma
si sveglia ogni mattina con un senso di oppressione, sente che dentro
di lei c'è qualcosa che stride, sente di dover cercare altrove il
suo io, perché se fino a poco tempo prima lo poteva ritrovare fra
gli abbracci di Lorenzo e le pratiche legali, ora pare che non sia
più così.
Nuri
ha sempre sognato una vita diversa, e sebbene sia legata alle sue
origini e sia riuscita ad accettare molte abitudini musulmane, non
riesce a mandar giù il fatto di esser costretta a sposare un uomo di
cui non è innamorata, o il fatto che si debba privare delle poesie, dei libri e delle canzoni di Enrique Iglesias.
Due
donne alla ricerca della stesso identico tesoro: la Libertà.
Emma,
appena messo piede in Africa, si renderà conto che quello avrà
segnato un punto di non ritorno: nella riserva di Mapenzi, e grazie a
Dylan, riuscirà a fare un po' di chiarezza e capirà finalmente che
la sua felicità si trova ben lontana da tutto ciò che credeva
vitale ed indispensabile.
Nuri
riuscirà a scappare dalle costrizioni imposte dalla famiglia, e con
Finn, un muzungu di cui si innamorerà perdutamente, capirà che
aveva ragione quando pensava che per esser veramente liberi ci vuole
coraggio.
Due
universi femminili apparentemente incompatibili che si incontreranno
per dar vita ad una grande amicizia e ad una forza che gli
permetterà di vedere finalmente che oltre la salita c'è sul serio
quello che hanno sempre cercato.
Conoscevo
già da qualche anno l'autrice: un suo libro di aforismi ("Un giorno da leoni", Piemme),
accompagnati da immagini di animali da lei stessa immortalati, mi era
piaciuto tantissimo. Ancora adesso, di tanto in tanto, lo riprendo in
mano..mi fa un po' da medicina della nonna.
Questa
piccola parentesi per dire che partivo già prevenuta: adoro il tema
e ammiro la Soresina per ciò che fa nella vita...della serie che
difficilmente il suo ultimo libro mi avrebbe potuto deludere.
In
ogni caso, un romanzo del genere credo possa piacere a molti.
La
Soresina scrive col cuore, e si sente che molte delle cose che
racconta le ha vissute in prima persona. Che molti di quei profumi e
di quei paesaggi li ha testati sulla propria pelle. Che nascosta
dietro un cespuglio, davanti ai bracconieri, pronta a scattare, c'è
stata realmente.
Ma
si vede anche che dietro ad Emma, e al suo tipico senso di angoscia
da frenetica vita occidentale – nel quale molti di noi si potranno
sicuramente riconoscere – c'è una che c'è passata, che sa con
precisione di cosa sta parlando.
La
lettura è scorrevolissima, molto piacevole, semplice e coinvolgente.
E'
una fiaba moderna, che tocca la realtà a volte con riferimenti
perfino crudi, come il tema del “taglio” ancora praticato in
molti stati dell'Africa, o il bracconaggio. Ci fa conoscere realtà a
prima vista molto lontane da noi - come quelle dei Maasai - e capire
che i sogni e i desideri, nonostante le differenze di vedute,
culture, tradizioni, sono uguali dappertutto.
E
poi - che ve lo dico a fare - fa venire voglia di mettere due vestiti
in uno zaino e scappare verso La terra rossa, alla larga da tutto ciò
che abbiamo qui.
Perfino la frase di Einstein, scelta dall'autrice e posta all'inizio del libro, a mio parere è più che indovinata: "Colei che segue la folla non andrà mai più lontana della folla. Colei che va da sola sarà più probabile che si troverà in luoghi dove nessuna è mai arrivata."
Nuri ed Emma si sono avventurate in territori sconosciuti, ed è lì che hanno ritrovato se stesse. Questo libro è un inno alla libertà, al coraggio di fare scelte poco comode, ma essenziali per diventare ciò che realmente siamo.Perfino la frase di Einstein, scelta dall'autrice e posta all'inizio del libro, a mio parere è più che indovinata: "Colei che segue la folla non andrà mai più lontana della folla. Colei che va da sola sarà più probabile che si troverà in luoghi dove nessuna è mai arrivata."
Ogni tanto giro su internet e cerco commenti e recensioni sul mio ultimo libro...Grazie per averlo letto e per queste belle parole! Alessandra Soresina
RispondiEliminaNon ci credo...che piacere!! :))) Grazie a te per esser riuscita a trasmettermi tutto ciò che ho scritto! Non deve esser stata un'impresa semplice, eppure durante la lettura sembrava di esser lì con te, a vivere quelle esperienze fantastiche. Grazie Alessandra :'))
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