Clara Bensen - Io viaggio leggera
Clara Bensen - Io viaggio leggera: Un racconto minimalista di amore e viaggi
Rizzoli 2016 pp. 271 € 17 |
“Il
mondo avrà sempre bisogno di sognatori: persone decise a seguire un
impulso interiore e a intraprendere il sentiero più ricco di
possibilità creative. Sognatori, cercatori e guaritori faticano a
sopportare l'incertezza e la sofferenza. Il motto “segui i tuoi
sogni” dovrebbe essere accompagnato da una precisazione, una
clausola che quasi sempre viene omessa: “ E fregatene dei
risultati”.
E'
vero, dobbiamo nutrire i nostri sogni più grandi e i nostri desideri
più segreti, ma dobbiamo sognare con leggerezza, dobbiamo desiderare
con agilità. Adattarci, assecondare il flusso e cambiare rotta
quando la vita ci riserva delle sorprese. Possono esserci situazioni
nelle quali ci viene richiesto di abbandonare i vecchi sogni e di
cominciare a seguirne altri.
Per
ogni fase feconda di azione e soddisfazione, può essercene una in
cui invece ci sentiamo abbandonati nel deserto, privi di direzione.
Come in natura, i cicli sono fisiologici, certe volte addirittura
necessari.
Se
non avessi guardato alla vita attraverso le lenti della sognatrice,
non avrei mai scritto quei messaggi a Jeff su OkCupid. Di certo non
avrei comprato un biglietto aereo per la Turchia e per nessuna
ragione al mondo mi sarei ritrovata in uno studio dell'Università di
Cambridge a intrattenere dotte conversazioni sulla natura delle
coincidenze.”
“Tre
settimane, un solo vestito, otto nazioni, zero valigie. Un racconto
minimalista di amore e viaggi”, è la frase che fa da contorno
al titolo del libro, ed è azzeccatissima, perché descrive
perfettamente queste 270 pagine.
Clara
Bensen è una ragazza di Austin (Texas), divenuta celebre dopo aver
documentato il suo folle viaggio su Instagram; se siete curiosi di
vederla potete quindi sbirciare il suo ricco profilo che aggiorna quasi
quotidianamente.
Anni
fa è venuta fuori da una brutta crisi esistenziale: era
giovanissima, e la cosa l'ha ovviamente segnata, tanto che ricorda
ogni singolo momento e, anche mentre racconta il presente, ogni tanto
fa riferimento al passato per comprendere i suoi attuali modi di
vivere.
Ciò
che ha posto il segnale di fine a quella triste fase della sua vita,
è stata l'iscrizione ad OkCupid, un banalissimo sito di incontri
online – a quanto pare parecchio gettonato in America – nel
quale, nel giro di poche ore, grazie ad una frase ad effetto (toh,
che fantasia!), è riuscita a conoscere Jeff, professore
universitario che, esattamente come lei, aveva deciso di dare un
taglio alla vecchie abitudini (in questo caso rappresentate da
moglie, figlia, lavoro sicuro), per andare all'avventura e...finire a
vivere in un cassonetto (sì, personaggio singolare, decisamente).
I
due escono qualche volta insieme e poi..tac!, un mix di incoscienza,
coraggio e follia, prende d'assalto Clara che, all'affermazione di
Jeff: “Non scherzavo a proposito del viaggio. Dovresti venire
con me”, non riesce a trattenersi dall'urlare: “Sì!”
e partire.
Attenzione,
non si tratta di un viaggio “normale”, non è con gente ordinaria
che abbiamo a che fare.
Si
tratta infatti di un tour di tre settimane, in giro per l'Europa, con
addosso un solo vestito, nessuna valigia, niente trasporti né hotel
prenotati, nessun itinerario preimpostato.
Un
vestito turchese per lei, una polo a righe, un paio di pantaloni
rossi ed un cappello da cowboy per lui: colori sgargianti, per
riconoscersi tra la folla. Poi uno spazzolino da denti ed un
cellulare a testa. Null'altro.
Avventura.
Voglia di vivere e di scoprire. Eccolo qui, il loro bagaglio.
Due
persone a tratti diametralmente opposte che imparano a conoscersi
davanti alle rovine dell'antica Grecia,
all'interno dei
mercati rionali e
sui divani di sconosciuti, diventati compagni di viaggio tramite
couchsurfing.
Due
perfetti flâneur
– come
ama definirsi Clara –, ossia
moderni
esploratori che si mescolano al movimento urbano e si sentono a casa
ovunque, anche quando la loro vera
abitazione
è lontana mille miglia.
Quello
di Jeff e Clara
è
un esperimento: è cercare di capire se è
possibile viaggiare leggeri, non solo in Europa o nel mondo, ma anche
in generale, nel quotidiano, nelle relazioni. Capire se si può
inseguire un sogno, o un ideale di libertà, pur restando fedeli alle
scelte affettive e lavorative fatte. Spogliarsi
di tutto, rimanendo solo con l'essenziale, con ciò che si è.
Leggendolo,
mi è tornata in mente una famosa canzone che fa: “Perché alla
giusta distanza, la vista migliora e allontanarsi è conoscersi...”.
Ecco,
è un po' quello che Clara e Jeff sono andati a cercare.
E'
un libro di semplice lettura e di piacevole compagnia. Non bisogna
aspettarsi grandi cose, ma permette di trascorrere qualche ora di
tranquillità macinando spunti su come reagire in modo differente
alle talvolta
spiacevoli sorprese della vita.
Partire
senza un bagaglio, per tre settimane, significa lasciare tutto a
casa, chiuso a doppia mandata. Tutto.
Non
solo le bollette, i pensieri e le preoccupazioni, ma anche - e
forse soprattutto -
le sicurezze.
Nel
2016 (anche
se le vicende narrate si riferiscono a qualche anno fa, comunque
l'età della pietra era bella che superata)
partire
con un unico
paio di mutande e lavarle a casa di un
Pinco
Pallino qualsiasi,
solo quando si ha la fortuna di fare il suo
incontro, può apparire giusto
un po'
folle, ma se fa parte del gioco, e si è disponibili a giocare, beh,
ci può stare.
E'
un libro che consente di fare il giro dell'Europa, tra Istanbul ed ex
Jugoslavia, passando per Grecia e Ungheria, servendosi degli occhi di
una semplice ragazza di città dal vestito turchese, tra curiosità,
sfrontatezza e paura. Già, perché prendere un aereo con uno che hai
conosciuto in chat poche settimane prima, senza
sapere
se nei giorni successivi avrai la possibilità di lavarti, mangiare,
dormire o, più semplicemente,
se riuscirai a tornare a casa tutta intera, a
volte può anche sembrare un
tantino
azzardato. Ma Clara è stata fortunata: la vita, dopo quel crollo,
pare aver cominciato a volerle bene, o forse è lei che ha imparato a
far tesoro di tutto ciò che le era capitato ed è riuscita a
sfruttarlo a suo favore. Sta
di fatto che il lieto fine, proprio per lei che mai ci avrebbe
creduto, c'è stato: basta guardare su Instagram come sono finiti i
due matti. Queste pagine rappresentano infatti solo il primo, di una
lunga serie di esperimenti in giro per il mondo.
E'
un viaggio minimalista, sì, questo di Clara, proprio come recita la
copertina. Amore,
luoghi,
persone,
timori,
desideri e meraviglie, mescolati insieme alla ricerca dell'equilibrio
perfetto ed essenziale: la Vita Leggera, così com'è. Quel filo teso
il giusto, tanto da non spezzarsi, tanto da non allentarsi.
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